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mercoledì 28 novembre 2007

La morte bianca


Simo Hayha venne soprannominato "La morte bianca" dalle truppe sovietiche. Era un cecchino finlandese, impegnato tra il 1939 e il 1940 nella Guerra d' Inverno tra l' Unione Sovietica e la Finlandia.
In quel periodo, a delle temperature che oscillavano tra i -20 e i -40 gradi, Simo Hayha condusse la sua personale carneficina contro i soldati dell' Armata Rossa. Col suo fedele M28, detto anche il fucile "Pystykorva", nascosto da una tuta mimetica bianca uccise una media di 5 persone al giorno. La cosa più impressionante è che un giorno, in Finlandia, in quel periodo ammontava a 5 ore di luce.

Un morto l' ora. Per un totale di 505 morti ufficializzate, 542 se si contano anche quelle non ufficialmente riconosciute. 740 se si considerano anche quelle non di cecchinaggio, con la mitragliatrice KP - 31.


Vengo al punto: in guerra si uccide perchè altrimenti verremmo uccisi. Ma un cecchino no, lui non si trova in mezzo alla bolgia.
Un cecchino non è solo colui che preme un grilletto. Un cecchino è colui che osserva la sua vittima, la guarda in faccia consapevole del fatto che quelli saranno i suoi ultimi istanti di vita. Colui che si sforza di trovare una ragione per vederla morire, che si autoconvince di possedere l' autorità per farlo.

Mi limiterò a citare un grande maestro che prima di me ha affrontato questo argomento:

[...] E mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle

che aveva il tuo stesso identico umore

ma la divisa di un altro colore.

Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora

fino a che tu non lo vedrai esangue

cadere a terra e coprire il suo sangue.


E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avra' per morire

ma il tempo a me restera' per vedere

vedere gli occhi di un uomo che muore.


E mentre gli usi questa premura

quello si volta, ti vede e ha paura

ed imbracciata l'artiglieria

non ti ricambia la cortesia.
[...]

7 commenti:

7di9 ha detto...

Un demone che giunge direttamente dagli abissi della natura umana... Agghiacciante.

7di9

Anonimo ha detto...

complimenti per il post, è davvero bello

Anonimo ha detto...

Un demone, appunto.
Un assassino.
Complimenti, è bellissimo.
Un sorriso se lo vuoi
Mister X di COmicomix

Alberto ha detto...

ringrazio lorsignori

Anonimo ha detto...

un assassino,un demone...forse però,in finlandia lo considerano molto diversamente,un eroe nazionale..non combatteva la sua personale carneficina ma era un soldato regolare dell'esercito finlandese e alla fine della guerra è stato promosso ufficiale per i suoi meriti..ed è stato grazie a persone come lui che la piccola finlandia ha praticamente sconfitto il gigante sovietico nella guerra d'inverno '39-40' e mantenuto la propria indipendenza,nonostante la schiacciante inferiorità numerica media di 4 a 1...quello di utilizzare i cecchini era forse l'unico modo di fronteggiare un esercito molto + grande e potente e alla fine i finlandesi hanno avuto ragione..
forse per la lege del contrappeso dopo i famosi 100 giorni pure lui èstato colpito...da un cecchino...comunque è sopravvissuto e morto di vecchiaia ne 2002...
Comunque la guerra è sempre una brutta cosa,ma in certi casi bisogna pure difendersì in tutti i modi

Anonimo ha detto...

un uomo che credeva nella sua Patria a difesa della sua famiglia anche se costretto ad uccidere a "freddo" per sconfiggere chi voleva togliere lui e ai suoi cari la libertà.

Alberto ha detto...

hai ragione lore, dipende praticamente dal contesto. cmq non è riuscito nemmeno a combatterla tutta la guerra d' inverno che nel marzo 1940 fu ferito piuttosto gravemente e da li in avanti si limitò a fare carriera da dietro una scrivania.