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mercoledì 29 agosto 2007

Il fenomeno dell' autocombustione umana

Per autocombustione umana si intende il fenomeno per cui il corpo della "vittima" si incendia dall' interno, riducendo l' organismo in un mucchio di cenere bianca. Le peculiarità dell' avvenimento sono le seguenti:
- Gli arti inferiori (qualche volta anche quelli superiori) restano intatti.
- Le zone di accensione delle fiamme sono ricoperte dai grassi corporei delle vittime.
- Il fuoco non si espande mai nell' ambiente circostante.
- Nell' 80% dei casi a bruciare sono donne che abusavano di alcool o farmaci.

Numerosissime le segnalazioni di autocombustione umana. La prima accertata e documentata risale al 1745, quando a Verona la Contessa Cornelia di Bandi esplose in fiamme nella sua camera da letto. Nonostante la camera fosse piena di materiali infiammabili nient' altro intorno era stato raggiunto dalle fiamme.
Da allora il fenomeno è diventato materia di studio e ad esso si sono ricondotti molti altri casi. Il più celebre quello di Mary Hardy Reeser nel 1951, in Florida, poichè fu documentato da un (lugubre) servizio fotografico, di cui chi se la sente può visualizzarne uno scatto cliccando qui.
Ma veniamo alle teorie scientifiche sull' argomento.
  • 1 - L' effetto stoppino: poichè il corpo umano è costituito dall' 80% d'acqua lo si reputa difficilmente infiammabile a meno che impregnato con un comburente quale la benzina. Comburente che in questo caso sono i grassi del corpo, che sciogliendosi imbevono i vestiti, di modo da lasciar bruciare la persona come lo stoppino di una candela, finchè non si consuma tutta la sua massa adiposa.
  • 2 - L' alcool: dato che molti casi di autocombustione si sono verificati in seguito a feste o dopo che le vittime avevano ingerito sostanze alcooliche, si reputa che proprio tali sostanze, circolando nel sangue, possano provocare una reazione chimica tale da causare l' accensione.
  • 3 - Reazione cellulare, teoria di John Heymer, della ParaScience International: una reazione chimica tra idrogeno e ossigeno (di cui vi risparmio i dettagli tecnici) fa esplodere dall' interno i mitocondri (le cellule energetiche del corpo umano), provocando una reazione a catena con le altre cellule. Gli accumuli di grasso spiegano come mai gli arti spesso vengano risparmiati e anche come mai l' addome sia il centro nevralgico della combustione.

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