Lo sguardo di uno che non è una persona qualsiasi.
Come in un film, la mattina dell' 11 giugno 1962, i poliziotti aprivano le celle trovando i manichini che giacevano nei rispettivi letti, senza traccia alcuna dei prigionieri. Nella cella di Morris, un grossa buca. Da lì se ne erano fuggiti per il condotto d' aria, sbucati sul tetto, scesi per la canna fumaria, scavalcata la recinzione. Presero il largo con una rudientale zattera dalla costa nord-est dell' isola.
Come descrivere colui che programmò tutto questo in poche parole? Frank Lee Morris, colui che è evaso da Alcatraz. E da allora nessuno ha più avuto sue notizie.
La sua carriera di criminale iniziava alla tenera età di 13 anni, e già a 18 veniva arrestato per detenzione di droga e furto di armi. Individuato dai dottori del penitenziario come un uomo di intelligenza superiore, con un quoziente intellettivo di 130 (quando un uomo nella norma rientra tra 90 e 100), Frank iniziò in un certo senso la sua scalata dei penitenziari, finendo in prigioni sempre più blindate fino a mettere piede, il 20 gennaio 1960, ad Alcatraz, il leggendario carcere di massima sicurezza della baia di San Francisco.
Cominciò a pianificare la sua fuga non appena mise piede nella cella, eresse un mercato nero di accessori da utilizzare per la fuga, elaborò un complicato piano di evasione avvalendosi di tre complici (due dei quali i fratelli John e Clarence Anglin. Il terzo non riuscì a fuggire).
Sotto, il fantoccio di plastica colorata e veri capelli umani, che ingannò le guardie durante la notte.
Il caso veniva chiuso dall' F.b.i. il 31 dicembre 1979 e affidato ai marescialli di servizio statunitensi che tutt' oggi investigano, nel caso il trio sia ancora vivo.
La biografia di Frank Morris riporta la sua data di nascita ma non quella della sua morte: September 1, 1926 – escaped from prison June 11, 1962, missing since then.
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