Si chiama autoerotic asphyxiation (AEA), o asphyxiophilia, ed è la pratica di ridurre intenzionalmente l' ossigeno che giunge al cervello durante una stimolazione sessuale in modo tale da aumentare il piacere di un orgasmo. Questo mediante una busta di plastica in testa o, peggio, l' autostrangolamento con una sciarpa o oggetti simili.
Tale pratica nasceva all' incirca nel 1600 come cura contro la disfunzione erettile e l' impotenza.
E' sconcertante il modo in cui essa sia stata concepita: si osservava, nelle esecuzioni capitali per impiccagione, che le vittime maschili in taluni casi sviluppavano un' erezione spontanea mentre appesi, che permaneva talvolta dopo la morte (death erection), e alcune volte culminando in un' eiaculazione.
L' asfissiamento autoerotico è assolutamente pericoloso e comporta la perdita di coscienza del soggetto praticante, divenendo letale in taluni casi proprio se chi la pratica lo fa da solo.
Casi celebri di morte per asphyxiophilia sono Kevin Gilbert, musicista americano collaboratore di Madonna, Michael Jackson e Genesis morto nel 1996 a 29 anni, Michael Hutchence, leader del gruppo australiano INXS, morto per AEA nel 1997 e spacciato al tempo per banale suicidio, e anche Kristian Etchells, membro del partito inglese di estrema destra National Front Party, deceduto nel 2004.
1 commento:
Beh, perdonate la crudezza...
Posta un commento