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venerdì 27 luglio 2007

Vita, morte e resurrezione di Paul Mc Cartney

12 ottobre 1969. Una telefonata alla radio WKNR di Detroit rivela una notizia agghiacciante: Paul Mc Cartney è morto. A rivelarla un tale che si fa riconoscere come Alfred, il quale informa dell' accaduto il disk-jockey Russ Gibb e riaggancia.
Ma non si trattava di una news in tempo reale. Si perchè la morte del bassista dei Beatles doveva risalire al 9 novembre di ben tre anni prima, quando alle 5 del mattino Paul perdeva la vita in un incidente stradale. I primi pensieri vanno al simpatico scherzo...
... eppure la faccenda sembrava rivelarsi più complicata.

Dopo quattro mesi dall’incidente, nel febbraio 1967, il fan club ufficiale dei Beatles lanciò, senza apparente ragione, uno strano concorso: «Cerchiamo il sosia di Paul McCartney», del quale però nessuno fino ad oggi ha mai conosciuto il vincitore. Si viene a sapere che il nome di costui fu William Campbell, che di professione faceva il poliziotto e assomigliava incredibilmente a Paul fisicamente e vocalmente. Seguendo la leggenda, gli altri Beatles avrebbero assecondato l' insabbiamento del caso e la sostituzione del loro compagno, ma avrebbero voluto rivelare tutto quanto lasciando piccole tracce nei testi di alcune canzoni e nelle copertine di alcuni dischi.

All' interno della copertina dell' album "Sgt: Peppers lonely hearts" compare la scritta O.P.D. che in inglese sta per Officially Pronounced Dead (ufficialmente dichiarato morto), usata nei casi di morte violenta quando non è possibile accertare l'identità del cadavere. Non solo, sempre nella stessa copertina, in un' immagine George Harrison indica col dito una riga del testo della canzone "She's leaving home" dove è scritto "Wednesday morning at 5 o' clock": la data dell' incidente.


Nella copertina di "Abbey road" come potete vedere Paul cammina scalzo, a differenza degli altri tre.


Mentre in quella di "Yesterday and Today" Paul è racchiuso in una "bara".

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