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martedì 24 luglio 2007

E brava Irene Grandi che lecca il profondo amore

Eh eh eh... ma cosa avrà voluto dire quella simpatica biondina fiorentina con "Non posso che adorare, che leccare questo tuo profondo amore" dopo aver intimato, sempre nel singolo "Bruci la città" il suo bell' interlocutore a rimanere da solo nudo sul letto? E brava Irene, ma sappi che qualcuno, prima di te, ha fatto di peggio.

Andando a frugare tra i testi de Le Vibrazioni ci imbattiamo in "In una notte d' estate" in cui i barbuti rockettari scrivono "... e bailando sul mio ventre puoi chinarti per cogliere il mio seme". Beh, chi vuol intendere intenda.

Altro esempio Francesco Guccini che ne "L' Avvelenata" confessa di "godere molto più a ubriacarsi e a masturbarsi piuttosto che a scopare". Contento lui. Riconosciamogli il merito di dire quello che pensa in modo esplicito.

Le cose però stanno così: nessuno potrà mai competere con Gianna Nannini, autrice della peraltro famosa canzone "America", autentico inno alla masturbazione (e non solo...). Qualche esempio? Eccovi un bello scorcio di testo:

"Per oggi sto con me, mi basto e nessuno mi vede
E allora accarezzo la mia solitudine
Ed ognuno ha il suo corpo a cui sa cosa chiedere.
[...] Fammi sognare lei si morde la bocca e si sente l'America
Ma quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due"

Dopodichè irrompe un certo qualcuno e... gran finale!

"Fammi volare lui allunga la mano e si tocca l'America
Fammi l'amore forte sempre più forte come fosse l'America
Fammi volare lei le mani sui fianchi come fosse l'America
Fammi sognare lui che scende e che sale e si sente l'America"

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