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martedì 25 settembre 2007

La viscosità della pece

La pece è un materiale che possiede una qualità piuttosto insolita: sebbene sia un solido, essa può fluire, ovvero possiede una caratteristica tipica di un elemento liquido.
Nel 1927, il professore di fisica Thomas Parnell dell' università di Queensland (Australia) voleva provare empiricamente questa peculiarità, per poter quantificare la viscosità della pece. Così, raccoltane una piccola quantità la posizionò dentro un imbuto, coprendolo in seguito con una campana di vetro.

Da quel giorno la pece ha iniziato a fluire lentamente. Ma così lentamente che ad oggi, nel 2007, sono colate 8 gocce (l' ultima il 28 novembre 2000) e la nona si sta appena formando in fondo all' imbuto. Per la pazienza riposta, questo esperimento si è guadagnato il titolo di più lungo della storia. Sulla base di questa lentezza nel fluire, il valore della viscosità della pece al momento si stima intorno ai 100 miliardi di volte quella dell' acqua (la quale invece in un imbuto fluisce molto rapidamente).

La cosa ancora più curiosa di tutto l' esperimento è che in questi 77 anni, nessuno è riuscito a vedere sul momento una delle gocce cadere!. In ogni caso una telecamera riprende quella campana da anni.
Sotto, la foto dell' imbuto.


  • 1° goccia: Dicembre 1938
  • 2° goccia: Febbraio 1947
  • 3° goccia: Aprile 1954
  • 4° goccia: Maggio 1962
  • 5° goccia: Agosto 1970
  • 6° goccia: Aprile 1979
  • 7° goccia: Luglio 1988
  • 8° goccia: Novembre 2000

John Mainstone, l' attuale ricercatore custode della pece. Nel 2005 per questo studio gli è stato riconosciuto l' "Ig Nobel Prize", una parodia del premio Nobel seppure di grande valore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Esiste un altro solido che fluisce più lentamente della pece: il vetro.
Un esempio tipico della fluidità del vetro lo si è osservato misurando la base delle gigantesche vetrate delle cattedrali più antiche. Infatti il peso stesso della vetrata provoca uno schiacciamento della massa di vetro così che nel corso degli anni lo spessore del vetro alla base sia sensibilmente più alto che alla sommità.
Cari Saluti

Alberto ha detto...

annoto e ringrazio!