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martedì 28 agosto 2007

La strana, puzzolente morte di Guglielmo il Conquistatore

Il grande Guglielmo detto il Conquistatore moriva il 9 settembre del 1087, in seguito ad una lunga agonia causata da una caduta da cavallo, il quale si imbizzarrì impaurito dai carboni ardenti di un villaggio normanno appena assalito e incendiato. Non appena ebbe spirato, la sua servitù non perse un momento per razziare tutto ciò che si trovava nella sua residenza, inclusi gli abiti indosso al cadavere, per poi fuggire lasciandolo morto nudo per terra. Ritrovato il corpo (già in fase di decomposizione), tutto fu predisposto per il funerale, alla meno peggio.
La cerimonia funebre si svolse in una giornata straordinariamente calda e afosa, il che ebbe l' effetto di far imputridire e soprattutto far lievitare i rigonfiamenti che si erano prodotti sul povero conquistatore. Il funerale sarebbe dovuto finire con l' entrata in chiesa della salma e il suo posizionamento nella bara di pietra, appositamente costruita. Ma quando il sacerdote e i suoi aiutanti cercarono di inserire il corpo nella tomba, questi si era gonfiato a tal punto da non potervi entrare!
Cosa fare?! Svelti! Svelti! Spingiamolo dentro! Come con una bomba, quando premettero il pulsante del detonatore (che in quel caso era l' addome, gonfio come un palloncino) il grande Guglielmo emise la sua ultima sentenza: un botto rancido, una nuvola verde di pus e un tanfo regale. Tutti con la mano sul naso in corsa verso la porta, la chiesa si svuotò in un attimo; mentre i poveri sacerdoti, combattendo contro la nausea raccoglievano i rimasugli dentro la tomba, per poi chiuderla il più velocemente possibile.

1 commento:

Anonimo ha detto...

W i re putrescenti!!!